lunedì 19 dicembre 2016

Recensione: Leandro e Marc. Il mio cammino verso te.

 TITOLO: LEANDRO E MARC: Il mio cammino verso te
TITOLO ORIGINALE: LEANDRO & MARC: mon chemin jusqu'à toi
AUTORE: VD Prin
AMBIENTAZIONE: Parigi – Stati Uniti
COVER DESIGN: Fotolia VD Prin
TRADUZIONE: Giulia D’Alessandro
GENERE: Contemporaneo
FORMATO: E-book
PAGINE: 214
PREZZO: 4,00 €

Descrizione:


Quando Leandro viene allontanato da casa, a soli sedici anni, si sente solo, perso e abbandonato.
Suo fratello, il suo unico amico, la sola persona che lo ama davvero, è lontano.
L’incontro con un uomo eccezionale gli permetterà di rendersi conto che lui è in grado fare tutto ciò che vuole, e che è molto di più di quello che volevano fargli credere.
Ma c’è un altro uomo nell’ombra che aspetta Leandro. Aspetta, e rimarrà in attesa per tutta la vita, se fosse  necessario.
Leandro non sarà mai solo. 

La mia recensione:

La vita per Leandro non è mai stata facile. È solo un bambino quando rimane orfano e viene affidato a una coppia di zii, che lo accolgono in casa perché costretti, ma non riescono ad amarlo.
A causa di gravi maltrattamenti subiti da neonato, Leandro rivela, infatti,  un ritardo nello sviluppo e  i genitori adottivi non riescono ad accettarlo. La situazione, però, esplode quando scoprono la sua omosessualità: questa è un’aberrazione che non possono tollerare, così decidono di allontanarlo definitivamente. Il fratellastro Liam, l’unica persona che gli abbia mai voluto bene, vorrebbe opporsi, ma è poco più grande di lui, è in procinto di partire per il college e costruire il suo futuro, e non ha mezzi concreti per aiutarlo.
Così, a soli sedici anni, Leandro si ritrova solo in una città sconosciuta, con un tetto provvisorio presso un istituto per disabili e appena pochi spiccioli per ricominciare.
Potrebbe essere l’inizio della fine per un essere fragile, indifeso, ingenuo come lui ma a Parigi, questa la città in cui è stato letteralmente spedito, incontra un uomo che cambierà il suo destino.
Angelo o demone? Non è facilissimo stabilirlo,  soprattutto all’inizio, perché questo particolare incontro è all’origine di una storia controversa, ricca di sfumature, contraddizioni, dettagli che sfidano alcuni tabù e che schiaffeggiano le convenzioni. L’uomo in questione, infatti, ha circa quarant’anni più di Leandro. Stando all’età anagrafica, potrebbe essere suo nonno, ma il tipo di rapporto che instaura con lui è di natura ben diversa.
Per la prima metà, il romanzo è incentrato proprio su questa storia d’amore complessa e anticonvenzionale. In maniera diretta e credibile, l’autrice racconta la convivenza e l’amore fra un anziano e un ragazzino, quasi una Lolita in chiave M/M. L’enorme differenza di età, sicuramente produce un effetto straniante. Per quanto si possa essere aperti di mente, immaginare i due protagonisti in veste di amanti non viene naturale, tanto più perché il loro legame non è privo di sfaccettature ambigue. L’amante di Leandro, Virgile, prova un sentimento autentico e il ragazzo ricambia con sincerità, tuttavia non è semplice capire fino anche punto si possa parlare di amore puro e in che misura  il loro rapporto sia frutto di ben precise dinamiche psicologiche, probabilmente disfunzionali. In Virgile, Leandro trova un punto di riferimento, per lui è il padre, l’amico,  il mentore che non ha mai avuto. Nei suoi confronti sviluppa una vera e propria dipendenza che va oltre l’amore romantico. Dal suo canto, Virgile scopre in Leandro la ritrovata giovinezza, la possibilità di sentirsi di nuovo pieno di vita. Sapendo di non essere prestante come potrebbe esserlo un suo coetaneo, ha il terrore di perderlo, sicché diventa possessivo, mostrandosi spesso egoista. All'amante concede tutto se stesso e tutto ciò che possiede ma, di fatto, lo priva della libertà di frequentare altra gente, di vivere in pieno la sua età, proprio perché ha il terrore che qualcun altro, più giovane e più aitante di lui, possa strapparglielo.
La svolta nel romanzo si avrà proprio quando questo timore si concretizzerà con l’entrata in scena di un secondo uomo: Marc, il nipote di Virgile che, sin da subito, manifesterà interesse per Leandro.
Senza svelarvi troppi particolari sulla trama, che è ricchissima di avvenimenti e sorprese, vi dirò solo che a un certo punto si assiste a un avvenimento importante che segna un punto di rottura e dà inizio a un nuovo capitolo nella vita di Leandro, fornendoci l’impressione di leggere quasi una seconda storia, collegata ma diversa dalla prima.
Sebbene alcuni passaggi  non mi abbiano convinta del tutto (mi è sembrata  eccessiva la facilità con cui alcuni personaggi si innamorano perdutamente e, a volte, anche il modo in cui Leandro viene manipolato da chi gli sta intorno), ho trovato la lettura interessante e coinvolgente nel complesso.
Amo i romanzi che infrangono i cliché, che spiazzano e regalano spunti su cui riflettere e Leandro e Marc di sicuro rientra nella categoria. Mi ha destabilizzata e, a tratti, mi ha provocato un senso di disagio ma non mi hai mai lasciata indifferente, è riuscito a suscitarmi emozioni forti e contrastanti, facendomi confrontare con una tematica diversa dal solito. Per questi motivo l’ho apprezzato molto e ne consiglio la lettura.





 



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