giovedì 10 novembre 2016

Recensione in anteprima: La lettrice

Titolo: La lettrice
Autore: Traci Chee
Editore: Newton Compton
Collana: Vertigo
Pagine: 384
Prezzo: 9,90
Data di pubblicazone: 10 novembre 2016

Descrizione:
Sefia sa cosa significa dover sopravvivere. Dopo che il padre è stato brutalmente ucciso, è fuggita con la misteriosa zia Nin, che le ha insegnato a cacciare, seguire le impronte e rubare. Ma quando Nin viene rapita, Sefia rimane completamente sola. L’unico indizio che può aiutarla a ritrovare Nin è uno strano oggetto rettangolare che il padre ha gelosamente custodito fino al giorno della sua morte. Un manufatto mai visto prima, di cui nessuno le aveva mai parlato, perché nel mondo in cui è nata e cresciuta la lettura è un’attività proibita. Con l’aiuto di questo libro e di un ragazzo che nasconde oscuri segreti, Sefia cercherà di salvare la zia Nin e scoprire che cosa sia realmente accaduto il giorno in cui suo padre è stato ucciso. Con un meraviglioso alternarsi di storie di pirati, duelli di cappa e spada e assassini spietati, La lettrice è un’avventura raccontata in modo magistrale da uno straordinario nuovo talento. 


La mia recensione:
Leggere è magia: è un’affermazione in cui credo fermamente, non a caso ho scelto di chiamare così il mio stesso blog. Per questo motivo, quando ho letto la trama de La lettrice, ho avvertito subito un fortissimo richiamo. Non avrei mai rinunciato a un romanzo incentrato sul potere magico della lettura. Ebbene, dopo averlo letto, anzi divorato in due soli giorni, posso dirvi che sono felice di essermi lasciata tentare perché mi ha soddisfatta in pieno. Non solo Traci Chee affronta l’argomento in maniera originale e intelligente, ma ci regala una storia ricca di avventura, emozioni, mistero, così come ci si aspetta da un buon fantasy.
Il mondo immaginario in cui ci trasporta, Kelanna, è un luogo in cui leggere è proibito da un tempo così lungo che ormai nessuno conosce più nemmeno l’alfabeto, né sa cosa sia un libro… nemmeno Sefia che, suo malgrado, ne possiede uno. Lo strano oggetto rettangolare è tutto quanto le resta della sua famiglia. Dopo aver perso la madre in circostanze tragiche, ha assistito all’assassinio di suo padre e si è ritrovata a fuggire di città in città con la zia Nin – unica sua parente ancora in vita – braccata da uomini misteriosi che le danno la caccia. La presenza rassicurante dell’anziana, nota peraltro come abilissima ladra, dura pochissimo poiché, di lì a poco, viene rapita e la ragazzina si ritrova sola, giusto con lo strano lascito dei suoi a farle compagnia. Che sarà proprio quello la causa di ciò che le è capitato? Il motivo per cui ha perso i suoi cari e degli sconosciuti vogliono catturarla? 
Non c’è che un modo per saperlo: sfidare il contenuto dello  scrigno di carta e scoprire cosa contiene, quale possa esserne il valore e perché mai qualcuno dovrebbe desiderarlo al punto di essere disposto a uccidere per impossessarsene.  Quando lo apre per la prima volta, Sefia si accorge che i segni tracciati al suo interno non le sono del tutto sconosciuti, qualcuno risveglia in lei dei ricordi: la rimanda a un tempo in cui il papà la faceva giocare, insegnandole a interpretare dei simboli disegnati su alcuni cubi. Pochi per poter comprendere, ma forse abbastanza per continuare a imparare da sola e risolvere l’enigma. 
Sarà una sorta di missione che la protagonista affiderà a se stessa e che tenterà di portare a compimento nel corso di un viaggio periglioso, un viaggio attraverso una foresta fitta di insidie, che avrà il duplice scopo di metterla in fuga da coloro che la ricercano e ritrovare la zia Nin. 
Nonostante la partenza in solitaria, lungo il cammino, la ragazza incontrerà qualcuno che si unirà alla sua causa e sceglierà di accompagnarla. Lui è Arciere. In realtà questo è solo un appellativo coniato da Sefia, il suo vero nome non è noto perché il ragazzo è muto. Era prigioniero di alcuni uomini che lo trasportavano rinchiuso in una cassa, quando lei lo ha trovato e ha deciso di liberarlo. 
Oltre che un valido alleato, questo giovane, abilissimo con le frecce, si rivelerà essere un mistero nel mistero. Perché sul collo reca il simbolo degli Assassini? Cosa significano i quindici segni che ha sul braccio? Perché qualcuno lo aveva rapito? 
Leggere questo romanzo significa immergersi in un una dimensione sconosciuta,  un regno con le sue regole, a volte enigmatiche, a volte agghiaccianti, con le sue meraviglie e i suoi mille pericoli, e vivere un’esperienza straordinaria in cui gli elementi tipici dello sword and sorcery incrociano quelli del romanzo d’avventura e si tingono di sfumature dal sapore distopico.
Le vicende dei due ragazzi, infatti, strada facendo, si intrecceranno con quelle del famoso pirata Reed, cosicché dalla foresta finiremo catapultati su un veliero pirata che solca i mari alla ricerca di un grandissimo tesoro. Nel contempo, il regresso cui la società di Kelanna è stato condannato nel momento in cui ha perso il dono della lettura, assume dei tratti che sembrano rimandare a un ipotetico scenario futuro, ponendosi come lente critica attraverso cui rivalutare l’importanza dei libri e il nostro stesso rapporto con questo insuperabile strumento di conoscenza, che forse diamo spesso per scontato. 
Gli accadimenti sono tanti e si susseguono a ritmo serrato, al punto che si ci sente incollati alla pagina e quasi impossibilitati a staccarsi per riprendere fiato. Curiosità e suspense garantiscono il divertimento, mentre il significato nascosto nel libro posseduto da Sefia accende la magia. Non si tratta di una magia fatta di grandi effetti speciali, ma ancor più per questo, assolutamente strabiliante: è la magia della parola scritta e delle piccole storie che ciascuno di noi, in qualche modo, verga vivendo la propria vita.





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