venerdì 3 giugno 2016

Recensione: Una sensuale ribellione

Titolo: Una sensuale ribellione
Titolo originale: A seditious affair
Serie: Consorzio di gentiluomini #2
Autore: K. J. Charles
Traduttore: Claudia Milani
Genere: Storico
Lunghezza: 250 pagine 
Editore: Triskell 
Prezzo: € 5,99

Descrizione:
 Silas Mason non nutre illusioni riguardo a se stesso. Non è socievole e neanche attraente. Idealista aggressivo, libraio radicale e autore di libelli sediziosi vive per la rivoluzione… e per i mercoledì. Ogni settimana si incontra anonimamente con lo stesso uomo, nel quale Silas ha scoperto la giusta combinazione di affinità intellettuale e assoluta obbedienza alla sua dominazione sessuale. Ma senza che Silas lo sappia, il suo più caro amico è anche il suo peggior nemico, con il potere di farlo impiccare o risparmiargli la vita.
Funzionario del Governo leale e di nobili natali, Dominic Frey è lacerato dalla sua storia con Silas. Alla luce del giorno non riesce a comprendere il desiderio inebriante che settimana dopo settimana lo spinge a incontrare il radicale. In camera da letto, ogni altra considerazione svanisce. I loro bisogni collimano e i due uomini sono uniti dalla comprensione per le rispettive debolezze. Ma quando l’impegno politico di Silas gli fa guadagnare una condanna a morte, il desiderio si scontra col senso del dovere e Dominic si trova nella condizione di fare tutto ciò che è un suo potere per salvare l’uomo che gli ha rubato il cuore.


La mia recensione:


Sequel di Una raffinata trasgressione, Una sensuale ribellione accende i riflettori su una nuova coppia, anche se a comporla sono due personaggi già incontrati in precedenza: Silas Mason e Dominc Frey.
Silas, che avevamo già conosciuto come mentore di Harry, continua a gestire la sua libreria a Ludgate e a pubblicare sotto falso nome libelli sediziosi, sostenendo la causa radicale. In realtà, l’uomo, tanto burbero quanto animato da nobili ideali, cela più di un segreto nella sua vita. Il più intimo si lega a un particolare giorno della settimana: il mercoledì, che per lui rappresenta una sorta di zona franca, una bolla da cui estromette doveri e preoccupazioni per regalarsi solo piacere. Un solo giorno su sette, Silas si reca al Millay’s, una casa di appuntamento per chi ha gusti particolari, e lì si concede incontri bollenti sempre con lo stesso partner, il suo Tory. Non conosce il vero nome del giovane con cui si intrattiene, né lui conosce il suo.
Il Bruto, è così che si fa chiamare Silas nell’intimità, quasi a sottolineare il suo ruolo nell’ambito dei giochi erotici a cui si dedica. Il Tory, infatti, ama sentirsi sottomesso e provare l’ebrezza del dolore durante il sesso. Benché Silas non sia esattamente avvezzo al BDSM e rifugga l’utilizzo di qualsiasi strumento come corde e frustini giacché risvegliano in lui terribili ricordi sa come comprendere e soddisfare le esigenze del compagno, ricorrendo a validi compromessi. Tra loro c’è un’intesa perfetta che sembra andare un po’ oltre la semplice attrazione fisica, pur non potendo dire di conoscersi realmente, i due uomini sentono di poter essere se stessi quando sono insieme: liberi dai pregiudizi, dalle differenze di classe, dalle convenzioni.
Tuttavia, l’incanto dei mercoledì è destinato a infrangersi nel peggiore dei modi, quando Silas subisce una retata nella sua libreria organizzata dagli Affari Interni che pensano di averlo identificato come Jack Cade, autore di pamphlet al veleno contro la corona , e si ritrova faccia a faccia proprio con il Tory.
Il suo sottomesso, altri non è che Dominic Frey, funzionario del Governo.
Questo dovrebbe mettere fine ai giochi perché, svelate le reciproche identità, appare chiaro che Silas e Dominic non possono avere un futuro insieme, sia pure nell’ombra. Come potrebbero legare un radicale fino all’osso e un conservatore ligio ai suoi principi? Come potrebbero restare amanti un furfante e l’uomo che ha il dovere di acciuffarlo?
Eppure nessuno dei due riesce a rinunciare a quello che c’è tra loro, qualcosa di complicato, di difficile da definire, ma che sicuramente è più forte di qualsiasi convinzione politica e del pericolo cui entrambi vanno incontro.
È proprio a partire da qui, dal punto che dovrebbe decretarne la fine, che la vera storia comincia, una storia che ci parla appunto di come l’amore vero non conosca ostacoli mentali né fisici.
Silas e Dominic dimostrano come ci si possa amare intensamente pur avendo idee opposte, pur appartenendo a due ceti sociali diversi e provenendo da esperienze di vita distanti anni luce. Nonostante ciò, riescono a rispettarsi e a confrontarsi, incontrandosi su quel terreno comune che trova spazio nel cuore, giacché comprendersi non significa necessariamente doversi modellare all’altro o condividerne il pensiero.
Chiaramente il mondo fuori non la pensa così e i due amanti sono in costante pericolo. La trama in cui veniamo catturati è avventurosa e ricca di suspense, poiché la caccia all’uomo non si arresta e sia Silas che Dominic sono, potenzialmente, votati alla forca, non solo per le implicazioni di natura politica ma per il semplice fatto di essere  gay in un’epoca in cui l’omosessualità è un reato punibile con la pena di  morte.
L’autrice, in questo volume della serie, più ancora che nel precedente, orchestra un romance storico in cui le due componenti pesano in egual misura. Mentre ci fa palpitare il cuore e ci regala scene hot, descrivendoci gli incontri fra Sila e Dominc e narrandoci del loro sentimento che cresce mettendo radici sempre più profonde, ci regala un affresco storico-politico dell’Inghilterra di quegli anni, sorretto da basi solide.
Le vicende sentimentali dei due protagonisti si intrecciano con episodi storici drammatici, come la Cospirazione di Cato Street seguita all’approvazione dei Six Acts.
Nella loro stanza segreta Silas e Dominic si amano ma parlano anche tanto, mettendo a confronto le loro idee politiche.
Personalmente ho apprezzato molto questo approfondimento storico-politico, anzi penso che rappresenti un valore aggiunto, perché se è vero che rende la lettura un po’ più impegnativa di quanto ci  si aspetti da un romance, conferisce spessore al romanzo, ci regala  un’occasione per conoscere un po’ più da vicino un’interessante pagina di storia, oltre che dilettarci con uno struggente intreccio romantico.



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