sabato 16 febbraio 2013

Recensione: Le ricette segrete della cucina dell'amore

Titolo: Le ricette segrete della cucina dell'amore

Autrice: Melissa Senate

Editore: Corbaccio

Pagine: 350

Prezzo: 12,00 euro
Descrizione:



Dopo l’ennesima delusione d’amore, Holly Maguire, senza arte né parte e con le idee poco chiare sulla propria vita, si trasferisce in un piccolo paesino del Maine da nonna Camilla, di origini italiane, vedova da una vita, indovina e proprietaria della rosticceria del paese, dalla quale escono i migliori piatti pronti della contea. Ma poche settimane dopo la nonna muore, lasciando tutto a Holly in eredità. La giovane donna decide di dedicarsi al business di famiglia nonostante le sue scarse doti culinarie. Con l’aiuto delle ricette di Camilla, e soprattutto  con il lancio dei corsi di cucina, ben presto ce la farà, anche perché i suoi allievi non vogliono solo imparare a cucinare un perfetto risotto alla milanese… 
L'autrice:
Melissa Senate ha iniziato la sua carriera a New Yok, lavorando per dieci anni come editor. Dopo aver letto tutti i romanzi chick-lit possibili e immaginabii per passione e per lavoro, ha deciso di mettersi alla prova come scrittrice. Da allora è divenuta un'autrice già affermata negli USA: See Jane date, il suo primo romanzo, ha venduto 200.000 copie ed è diventato un film TV per ABC, la più importante rete televisiva americana. Vive in un paesino remoto sulla costa del Maine.

La mia recensione:

Cucinare è un mestiere che richiede passione. Eseguire alla perfezione una ricetta data non basta per realizzare un piatto di successo, il vero segreto è aggiungere un ingrediente speciale come un ricordo felice, un ricordo triste o un desiderio, insomma qualcosa di personale che venga dal cuore.

Questo è il prezioso insegnamento di Camilla Constantina, una donna che all’arte culinaria ha dedicato la sua vita, ma è anche la formula vincente adottata da Melissa Senate nel confezionare il suo romanzo. Gli ingredienti scelti sono quelli tipici del romance e si combinano nel più classico dei modi riproducendo una trama dal sapore familiare ma che acquisisce il valore aggiunto di una scrittura sentita al punto di scaldare l’anima e si arricchisce di piccole sfumature in grado di solleticare il palato.
Sull’intero romanzo aleggia la figura di Camilla, un personaggio straordinario che sin dalle prime righe ci avvolge nel suo caldo abbraccio facendoci sentire parte della sua aura magica. In realtà la storia comincia con la sua scomparsa. Ormai anziana, si è spenta nella sua casetta di Blue Crab Island ma il suo ricordo è ancora vivo nelle donne che hanno frequentato i suoi corsi di cucina e che hanno sperimentato la ricchezza del suo particolare dono. Camilla infatti non era solo una maga dei fornelli ma era anche una veggente. Le bastava sfiorare le tre pietre del Po, che custodiva gelosamente in memoria delle sue origini italiane, perché il futuro si mostrasse ai suoi occhi. Le sue predizioni non erano sempre infallibili ma nella maggior parte dei casi trovavano un riscontro nella realtà. Non era raro inoltre che un desiderio aggiunto a una ricetta da qualcuna delle sue allieve si avverasse.
Adesso che non c’è più tocca alla nipote Holly far tesoro dei suoi insegnamenti e mandare avanti il “Cucinino di Camilla”.
Holly non ha ereditato la facoltà della preveggenza e non è neanche una cuoca sopraffina ma, grazie al prezioso ricettario della nonna e a quello che ha appreso affiancandola in cucina per molte estati, pensa di poter portare avanti la sua attività. Non è solo qualcosa che sente di dovere a una donna che ha amato, forse più di sua madre, è anche qualcosa che deve a se stessa. Camilla è morta proprio quando Holly, reduce dall’ennesima delusione d’amore, si era trasferita da lei nella speranza di raccogliere i cocci della relazione andata in frantumi e dare una svolta alla sua vita. Probabilmente il “Cucinino”  rappresenta l’aiuto di cui aveva bisogno e che Camilla ha saputo darle prima di andare via.
Tra mille difficoltà Holly si rimboccherà dunque le maniche e avvierà un nuovo corso di cucina. Solo quattro saranno i temerari disposti a darle fiducia ma per lei sarà un ottimo inizio. In breve il “Cucinino di Camilla” tornerà a essere una fucina di desideri, un luogo incantato in cui speranze, delusioni, gioie e dolori si mescolano agli aromi delle pietanze sul fuoco. I suoi allievi, Juliet, Tamara, Simon e Mia, diventeranno anche i suoi nuovi amici. Ciascuno arricchirà le ricette con i suoi ingredienti segreti portando con sé la propria storia. Ecco dunque che la cucina si trasformerà in un luogo in cui anime diverse si incontrano e si tendono la mano.
Sarà qui che Holly conoscerà Liam, il papà della sua allieva più piccola, Mia. Sin da subito si sentirà attratta da quest’uomo ma tenterà in tutti i modi di negarlo a se stessa. Liam è divorziato ma ha una nuova fidanzata perciò è escluso che possa nascere qualcosa tra loro… o forse no?
La nonna le aveva predetto che il grande amore della sua vita sarebbe stato un uomo capace di apprezzare sa cordula, una specialità a base di interiora di agnello che solitamente tutti trovano rivoltante. Holly ha sempre pensato che fosse il modo gentile di Camilla per anticiparle che non avrebbe mai incontrato il vero amore ma, forse, ha sottovalutato il suo potere; forse è qualcosa di diverso ciò che deve accadere…
Da questo punto di vista non aspettatavi grandi sorprese. La parte romance della storia si sviluppa seguendo un iter consolidato sebbene inossidabile e sempre in grado di far palpitare i cuori delle lettrici più romantiche. Non occorrono sfere di cristallo per intuire come si evolverà e come andrà a finire. Come dicevo all’inizio, l’autrice non sperimenta una nuova ricetta, riesce però benissimo nell’intento di personalizzarne una già data aggiungendo il suo ingrediente segreto: la voglia di riscoprire nelle cose semplici la magia del sentimento e la voglia di tornare a sognare.
Dopo aver letto questo libro probabilmente vi verrà una gran voglia di  mettervi ai fornelli, magari per provare una delle ricette proposte in appendice. In tal caso non dimenticate di aggiungere un desiderio in pentola perché, anche se il lieto fine è una prerogativa delle favole, non si sa mai…



 

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