sabato 17 novembre 2012

Recensione: La rosa bianca

Titolo: La rosa bianca
Autrice: Stefania Auci
Editore: Harlequin Mondadori
Collana: I grandi romanzi storici
Pagine: 315
Prezzo: 6,00 euro

Disponibile dal 15 novembre 2012

Descrizione:
Francia/Scozia, 1745 - Indipendente e misteriosa, Annette Pontmercy è l'amante di un capitano francese al seguito di Carlo Stuart, e per questo, quando Cameron Grant, ribelle giacobita e abile seduttore, cerca di conquistarla, lei lo tiene a distanza con ironia e intelligenza. Presto, tuttavia, Cam comprende che lei è ben altro che l'affascinante compagna di un ufficiale, e che nasconde un oceano di segreti. Ma solo alla vigilia della battaglia di Culloden Annette rivelerà infine il suo vero volto, e allora Cameron dovrà prendere una decisione che lo cambierà per sempre.
La Rosa Bianca è il seguito del Fiore di Scozia. 

L'autrice:

Stefania Auci. Mamma e blogger del blog collettivo Diario di pensieri persi e della rivista letteraria Speechless, lettrice onnivora, scozzese d'adozione, è autrice di romance storici e urban fantasy. La rosa Bianca è il seguito del Fiore di Scozia.

La mia recensione:


Amore e guerra sono due termini antitetici, eppure l’amore è tanto potente da mettere radici anche in una terra bagnata dal sangue. Un messaggio fortissimo nella sua semplicità, quello che erompe con straordinario vigore dall’opera di Stefania Auci. Con La rosa bianca ci riporta nella Scozia del 1745, alla vigilia della battaglia di Culloden. Facendo seguito al Fiore di Scozia, questo romanzo si inserisce nella stessa cornice storica ma lo sguardo si focalizza su due nuovi protagonisti.
Lei è Annette Pontmercy e a partire dalle prime pagine ci appare come una vera e propria femme fatale. Bella quanto letale, è un membro del Secret de Roi al servizio di un misterioso uomo che si fa chiamare il Giglio. Sarà quest’ultimo ad affidarle una missione che dalla Francia la condurrà in Scozia insieme all’ufficiale Jacques Delauny. I due si fingeranno amanti per non destare sospetti ma, il loro compito sarà quello di proteggere il principe Carlo Stuart, che si appresta a guidare la rivolta per l’indipendenza scozzese, anche a costo della vita.
Lui è Cameron Grant, ribelle giacobita appartenente alla cerchia dei Fedelissimi di Lord Lewis Gordon nonché uomo affascinante e abile seduttore. L’avvenenza di Annette accenderà  il suo desiderio di conquista ma l’impresa non si rivelerà facile giacché la bella francese si mostrerà immune alle sue lusinghe. Entrambi al seguito dello Stuart non potranno tuttavia mantenere le distanze. Gradualmente Cameron comprenderà che Annette è molto diversa da quello che sembra e che serba un intero scrigno di segreti. Aprirlo diventerà la sua personale missione quando si renderà conto di provare per lei qualcosa che va ben al di là della sola attrazione fisica.
La storia d’amore che pian piano prende vita tra le pagine colpisce subito perché i protagonisti sfuggono ai  canoni più classici del romance. Annette è quasi l’opposto di un’eroina romantica. È una donna forte, determinata, molto femminile nell’aspetto fisico ma dai tratti caratteriali quasi maschili. Annette uccide, non esita a sporcarsi sul campo di battaglia, sa essere scaltra e algida all’occorrenza. È tutt’altro che una verginella indifesa.
Allo stesso modo Cameron non è un cavaliere senza macchia. Più che l’amore, insegue il piacere fisico e nella sua giovane vita non si è mai lasciato sfuggire l’occasione di sperimentarlo.
Il loro è un incontro tra pari  e, proprio per questo, il primo approccio non può che essere burrascoso.
Entrambi però sono personaggi in evoluzione. Seguendoli avremo modo di conoscerli sempre più a fondo e di scorgere quel che si cela dietro le apparenze. Piccoli tasselli affioreranno per gradi andando a comporre lo sfaccettato ritratto di Annette, al pari di Cameron, la riconosceremo allora come  “una rosa coperta di spine” capace di “conservare l'autentica bellezza anche nelle tempeste più terribili” e, a quel punto, riusciremo a comprendere in pieno il suo coinvolgimento.
Contemporaneamente si apriranno delle crepe nella maschera da seduttore del fascinoso giacobita. Sfrontatezza, arroganza e sicurezza cederanno il passo a un tormento interiore che si risolverà nella nascita di una sentimento profondo.
Sebbene l’intreccio romance rappresenti il nucleo imprescindibile del romanzo, le vicende che legano Annette e Cameron appaiono sempre contestualizzate. La loro è una storia nella Storia che l’autrice non pone mai in secondo piano. Attraverso accurate descrizioni e precisi riferimenti ampiamente documentati Stefania Auci ci consente così di approfondire le dinamiche della rivolta giacobita, le speranze che hanno animato gli scozzesi e le ragioni di una disfatta non mancando di prestare particolare attenzione alla figura chiave di Carlo Stuart − personaggio storico che qui viene spogliato dell’aura romantica che comunemente lo ammanta per recuperare una dimensione più umana.
L’amore  tra i due protagonisti si contrappone alla crudeltà della guerra. Stupisce quanto un fiore sbocciato nel deserto e similmente infonde speranza.   
Se avete apprezzato il Fiore di Scozia, sicuramente amerete La rosa Bianca. In questo libro potrete rivivere le affascinanti atmosfere del precedente, riassaporare uno stile di scrittura che si connota per eleganza e freschezza ma anche scoprire una storia completamente nuova arricchita di risvolti più avventurosi, di parentesi un po’ più piccanti e coronato da un finale gravido di sorprese (compresa quella che vi farà comprendere il significato nascosto nel titolo).
Da leggere con i fazzoletti a portata di mano perché riesce a commuovere fino alle lacrime.






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