domenica 9 settembre 2012

Inetervista a Luciano Modica

Luciano Modica è nato a Siracusa il 1 aprile 1967.
Laureato in economia e tra non molto dovrebbe riuscire a prendere la seconda laurea in legge.
Luciano Modica vive in Sicilia, “diviso” tra la città nera e la città bianca.
La sua indole curiosa in genere fusa alla sua passione per il giallo e per il noir, assieme alla voglia di emozionare, lo porta a scrivere il suo primo romanzo “Mara non gioca a dadi”, frutto di mille contaminazioni e infinite contraddizioni.

 
Benvenuto nel mio salotto letterario. Cominciamo con le presentazioni. Chi è e perché scrive Luciano Modica? 
Sono in primo luogo un lettore. Leggo davvero di tutto, non solo noir e non solo narrativa, sebbene “le storie” siano la cosa che più mi diverte e interessa leggere. Ascoltare e raccontare storie credo siano impulsi ancestrali dell’uomo. Da Omero, ai cantastorie, a nostri pupari siciliani, gli uomini hanno sempre sentito l’esigenza di raccontare ed ascoltare… Ed in fondo anche chi non è avvezzo alla lettura va comunque alla ricerca di storie, magari attraverso la tv o il cinema. E chi legge molto talora può avere l’esigenza di raccontare. 

Come e quando nasce la tua passione per il noir? 
È un genere che mi affascina per le atmosfere e per i “colori”. Ma soprattutto perché le storie narrate attengono alle parti scure dell’animo umano, che ritengo le più interessanti.In fondo, sin da piccoli siamo attratti da fiabe come Cappuccetto Rosso o Hansel e Gretel, che sono davvero nerissime. 


“Mara non Gioca a dadi”. Com’è nata l’idea? 
Da tante contaminazioni culturali, ma soprattutto da un concetto espresso da Jung e che compare all’inizio del libro. L’incontro con se stessi, con le proprie “ombre”, può essere un’esperienza terrificante, ma talora anche l’unica possibilità autentica di emancipazione e di “salvezza”. 

Il commissario Privitera nutre una particolare passione per la psicanalisi junghiana tanto da aver maturato un personalissimo metodo di approccio alle indagini basato sul concetto di sincronicità. Si tratta di una passione che condividi con il tuo protagonista? 
Da molti anni coltivo un interesse per le neuroscienze, per la psicanalisi e anche per l’idea di mente sviluppata dalle filosofie orientali. Ho cercato di condensare tutto questo nella storia narrata, trovando una chiave per declinare tali riflessioni in maniera avvincente. 

Mara è una donna coraggio. Vive una condizione drammatica ma, a un certo punto, trova la forza di ribellarsi e di lottare per il suo riscatto. Puoi svelarci qualcosa sulla genesi di questo personaggio? 
In una certa misura Mara prende spunto da tante eroine, sia letterarie che cinematografiche, che si sono sedimentate nel mio personale immaginario. Non rappresenta però semplicemente una summa, ma una mia interpretazione di ognuna di loro. 

Dio non gioca dadi. Privitera sembra condividere in pieno l’affermazione di Einstein. E tu? Quale la tua opinione in proposito? 
In realtà io credo che abbia ragione il personaggio di Cosimo. Allo stato la fisica teorica non è ancora riuscita a trovare una “teoria del tutto”, capace di mettere assieme la teoria della relatività e la fisica quantistica. Quando ci riuscirà, avremmo finalmente capito cos’è l’universo. 

Che rapporto hai con la lettura? Ci sono degli autori a cui ti ispiri o che consideri dei modelli? 
Bè, come dicevo prima leggo moltissimo e leggo di tutto. Ma soprattutto leggo narrativa. Non ho propriamente degli autori di riferimento, ma penso che dentro il mio romanzo si possano trovare spunti che ricordano J.R. Lansdale, ma anche Derek Raymond e Leonard Elmore. 

Cosa puoi dirci a proposito della tua esperienza editoriale? È stato facile trovare un editore per il tuo romanzo? 
Tutt’altro, è estremamente difficile. Posso dire che non condivido la strada dell’editoria cosiddetta a pagamento. Se non avessi trovato un editore serio il mio romanzo sarebbe rimasto nel cassetto. 

Che consigli daresti a un autore desideroso di accostarsi al mondo dell’editoria? 
Sono un esordiente, quindi non ritengo di avere sufficiente esperienza e competenza per dare consigli a chicchessia. Posso solo dire a chiunque abbia una autentica motivazione di provarci. E questo vale sia per la scrittura che per qualunque altra aspirazione umana. 

Hai nuovi progetti in cantiere? Incontreremo ancora il commissario Privitera nei tuoi prossimi libri? 
Al momento insieme al mio editore mi sto occupando di trovare adeguate strade di distribuzione del mio romanzo. Ho comunque in testa una nuova storia. Ma è molto diversa dalla precedente e non prevede commissari, per quanto attenga comunque a parti oscure dell’animo umano.


Leggi la mia recensione

Unisciti alla fanpage di facebook

Partecipa alla Presentazione di "Mara non gioca a dadi" al Sugarpulp Festival Territori Noir
28-29-30 settembre 2012 Centro Culturale S.Gaetano - Padova


Nessun commento:

Posta un commento